Trattamento chirurgico dello scompenso cardiaco cronico

Che cos’è lo scompenso cardiaco cronico?
E’ una sindrome complessa in cui il cuore si indebolisce e non riesce a soddisfare le richieste metaboliche dell’organismo. In sostanza il cuore non riesce più a pompare il quantitativo di sangue sufficiente al fabbisogno di tutti gli organi. Inizialmente il cuore stesso e tutto il sistema cardiocircolatorio si adattano mettendo in atto meccanismi di compenso. Nel momento in cui anche questi tentativi di compenso si esauriscono, si instaura l’insufficienza cardiaca cronica che compromette ulteriormente ed in maniera irreversibile la funzionalità cardiaca.

 

Quali sono le cause?
Lo scompenso cardiaco è spesso l’evoluzione finale comune a molte malattie cardiache:
  • Malattia coronarica (infarto del miocardio)
  • Ipertensione arteriosa (cardiopatia ipertensiva)
  • Cardiomiopatie primitive (malattie primitive del muscolo cardiaco che portano ad un esagerata dilatazione od ipertrofia del cuore)
  • Malattie valvolari cardiache
  • Cardiopatie congenite

 

Come si tratta?
In prima linea il trattamento prevede terapia farmacologica anti-scompenso. Nel momento in cui le condizioni cliniche e funzionali del paziente peggiorano nonostante terapia farmacologica massimale, l’unica soluzione è quella chirurgica: il Trapianto Cardiaco o l’impianto di Assistenza Ventricolare a lungo termine (VAD, dall’inglese Ventricular Assisting Device).

 

 Il Trapianto di Cuore
Una volta che il paziente viene inserito in Lista di attesa per trapianto, non appena sarà disponibile un organo compatibile per dimensioni e gruppo sanguigno, verrà contattato per essere ricoverato ed essere sottoposto all’intervento.

 

Cosa aspettarsi dopo l’operazione?
L’intervento di Trapianto Cardiaco avviene attraverso la sternotomia mediana, ed ha una durata di qualche ora. La degenza in Terapia Intensiva varia a seconda del decorso post-operatorio, ma nella nostra esperienza si aggira in media su 5-7 giorni.
Essere sottoposto a trapianto d’organo comporta la necessità di assunzione di terapia immunosoppressiva, per evitare il rigetto acuto e rallentare il processo di rigetto cronico.

 

La vita dopo il Trapianto
Una volta dimesso dal nostro reparto il paziente verrà trasferito presso un Centro Riabilitativo per proseguire le cure e la riabilitazione cardio-polmonare e motoria, in modo da riacquistare una qualità di vita quanto più normale possibile. Successivamente sarà seguito ambulatorialmente dal nostro Centro Trapianti, per eseguire esami di controllo, di laboratorio e strumentali. Il personale medico ed infermieristico dell’Ambulatorio Trapianti sarà sempre disponibile ogni qualvolta il paziente stesso ne avrà bisogno.

 

Qual è la nostra esperienza?
Dal 1994 ad oggi, il Nostro Centro ha effettuato circa 480 trapianti di cuore, con una sopravvivenza ad 1, 5 e 10 anni rispettivamente di 85%, 78%, e 60%. Il prolungamento della vita è in media di circa 12 anni dopo il trapianto, considerato dalla maggior parte dei pazienti come una seconda nascita, in quanto si riacquisisce la capacità di svolgere le normali attività quotidiane e non solo.

 

L’Assistenza Ventricolare: in quali casi è indicata?

Il Sistema di Assistenza Ventricolare Sinistra (figura 1) o Destra (Left/ Right Ventricular Assisting Device; LVAD/ RVAD) è indicato quando:

  • i tempi di attesa di trapianto cardiaco diventano troppo lunghi rispetto all’aspettativa di vita del paziente
  • vi è controindicazione al trapianto di cuore
  • si ha uno scompenso cardiaco acuto ( es. infezioni virali acute, ovvero miocarditi)

 

Come funziona?

Il sistema di assistenza ventricolare è una pompa meccanica di ultima generazione che sfrutta la levitazione magnetica per generare una propulsione del sangue. Questa pompa viene impiantata chirurgicamente sul ventricolo sinistro (in caso di insufficienza del cuore sinistro) o sul ventricolo destro (in caso di insufficienza del cuore destro), veicolando il sangue direttamente attraverso i grossi vasi che partono dal cuore (aorta o arteria polmonare).

Un cavo che passa attraverso la parete addominale collega la pompa alle batterie portatili durante il giorno, e ad una consolle alimentata dalla corrente elettrica durante la notte. (Figura 2)

 

Qual è la nostra esperienza?

E’ da quasi 10 anni che l’U.O di Cardiochirurgia dell’Ospedale Civile di Borgo Trento a Verona impianta LVAD, con una sopravvivenza ad 1 e a 3 anni dell’ 87% e  del 70% rispettivamente. Altro importante risultato è il  notevole miglioramento della qualità  della vita, che ha consentito alla quasi totalità dei pazienti di tornare rapidamente a recuperare il loro abituale stile di vita.

 

Il Team

UOS, Cardiochirurgia Trapianti di Cuore

E-mail: trapianti.cuore@aovr.veneto.it

 

Responsabile: Prof. Francesco Onorati

E-mail: francesco.onorati@univr.it; tel: 045-8121945

Dr. Livio San Biagio

E-mail: livio.sanbiagio@aovr.veneto.it; tel: 045-8121406

Dr.ssa Antonella Galeone

E-Mail: antonella.galeone@univr.it; tel: 045-8123853

Dr.ssa Alessandra Francica

E-Mail: alessandra.francica@aovr.veneto.it; tel: 045-8127554

 

Numeri Utili

Ambulatorio Trapianti di Cuore: tel: 045-8122358

Segreteria Cardiochirurgia: 045-8123307

Medico di Guardia Cardiochirurgia: 045-8121944

  

USD, Anestesia e Terapia Intensiva in Chirurgia Cardiaca e Toracica

Responsabile: Prof. Leonardo Gottin

E-mail: leonardo.gottin@univr.it; tel: 045-8122933

Dirigenti Medici: Dr.ssa Elisa Bergamini; Dr. Gabrielle Brognoli; Dr.ssa Elena Caporossi; Dr. Marcello Ceola Graziadei; Dr.ssa Luisa Corubolo; Dr. Bruno Dal Corso; Dr. Alessandro De Vigili; Dr.ssa Elena Falcioni; Dr.ssa Patrizia Lubli; Dr. Enrico Mattiello; Dr. Jacopo Rama; Dr. Alessandro Russo; Dr. Fabio Soccorsi;  Dr. Matteo Taiana; Dr.ssa Irene Tomasella; Dr. Oscar Treviso;

Il sistema LVAD