Valvola mitrale: patologie e trattamento


Cos’è la valvola mitrale?

La valvola mitrale è quella struttura attraverso la quale il sangue passa dall’atrio sinistro al ventricolo sinistro.

Quali sono le patologie e i sintomi?

Le patologie a cui può andare incontro l’apparato valvolare si dividono in due principali categorie: stenosi mitralica ed insufficienza mitralica.

La stenosi mitralica, nella maggior parte dei casi di origine reumatica, è caratterizzata da fusione e/o calcificazione degli elementi valvolari, con conseguente ridotta apertura dei lembi e riduzione del flusso di sangue che arriva al ventricolo sinistro, ed accumulo di volume a monte dello stesso, con conseguente “mancanza di fiato” avvertita dal paziente.

L’insufficienza mitralica può riconoscere diversi meccanismi alla base. In ogni caso risulta una chiusura inefficace dei lembi valvolari, con rigurgito di sangue nel ventricolo sinistro, dilatazione e disfunzione dello stesso. In caso di insufficienza mitralica associata ad infarto del miocardio la sintomatologia si presenta in acuto con “mancanza di fiato improvvisa” associata o meno a dolore toracico, oppure in cronico con lo sviluppo di una difficoltà respiratoria progressiva a distanza dall’evento di infarto miocardico (talora anche ad alcuni anni di distanza).

Quali sono le soluzioni chirurgiche?

In caso di STENOSI MITRALICA, l’intervento chirurgico avviene di solito in elezione e nella maggior parte dei casi consiste nella SOSTITUZIONE VALVOLARE con protesi (meccaniche o biologiche).

In caso di INSUFFICIENZA MITRALICA il primo obiettivo è quello di RIPARARE LA VALVOLA attraverso l’applicazione di molteplici tecniche riparative.

Per effettuare l’intervento possono essere utilizzate diverse tecniche:

  • Sternotomia mediana (la più frequente), dividendo temporaneamente lo sterno, per poi “riaccostarlo” attraverso l’uso di punti di sutura in lega metallica;
  • Toracotomia, attraverso l’incisione di uno spazio intercostale destro o sinistro;
  • Mini-sternotomia, che avviene come la sternotomia ma con una incisione cutanea più limitata;
  • Mini-toracotomia, che avviene come la toracotomia ma con una incisione cutanea più limitata. L’utilizzo di tecniche mini-invasive, che noi limitiamo a casi selezionati con un adeguato rapporto rischio/beneficio, è in grado di consentire un recupero più rapido del paziente, riducendo peraltro l’impatto estetico dell’operazione al cuore.

 

Qual è la nostra esperienza?

Effettuiamo dal 1993 centinaia di casi/anno di chirurgia mitralica, isolata o combinata ad altra cardiopatia, con una sopravvivenza superiore al 98% ed una percentuale di riparazione della valvola del 90%. Dal 2015 poi, effettuiamo in casi selezionati interventi di chirurgia mitralica con tecnica mini-invasiva mini-toracotomica, con una percentuale di sopravvivenza ad oggi del 100%, ed una percentuale di riparazione della valvola del 97%.

I nostri risultati sono certificati dal Ministero della Salute attraverso il programma (e sito internet) PNE, consultabili online. Tali risultati pongono la Cardiochirurgia Veronese al primo posto in Veneto e tra i primi 5 in Italia per numero di procedure e qualità dei risultati.

Valvola Mitrale